Pensione integrativa con i fondi europei

Ago 30, 2017

È arrivata in queste settimane una nuova formula di pensione integrativa. Si tratta di una pensione integrativa realizzata con i fondi europei, adatti a chi ha bisogno di affidarsi alla previdenza complementare. In quanto rappresentano un mezzo sicuro e vantaggioso: la Commissione Ue ha, di recente, approvato i “Pepp”, ovvero i Pan European Pension. Si tratta di fondi che hanno le medesime caratteristiche in tutta Europa e possono essere venduti solamente da soggetti accreditati. Ma quali sono i vantaggi di una pensione integrativa con i fondi Ue?

I vantaggi della pensione integrativa europea

In primo luogo il fatto che questi possono essere trasferiti fra i diversi Paesi membri dell’Unione. Oltre al fatto di una alta protezione, essendo strumenti concepiti su scala continentale. Inoltre, per volere della stessa Europa, il risparmiatore è tutelato. In caso di default ad ognuno è garantito il recupero pieno del capitale iniziale. Inoltre i “Pepp” rappresentano anche una utile soluzione per disoccupati, imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi. Quelle categorie, insomma, che non hanno una loro forma previdenziale. Inoltre rappresentano per i giovani una buona occasione per poter avere una pensione integrativa più alta da anziani. Fra le diverse possibilità date al risparmiatore, inoltre, anche quella di poter cambiare gestore ogni cinque anni. Ognuno di questi fondi pensione ha il medesimo trattamento fiscale concesso ai prodotti nazionali simili, anche se con meno possibilità di sgravi fiscali.

Come saranno i “Pepp”

Ma come sono questi “Pepp”? Secondo quanto annunciato finora dalla Commissione europea si tratta di strumenti di risparmio previdenziale con una struttura semplice, standardizzata. Per renderla omogenea e fruibile in ogni paese. Con opzioni di investimento delineati, poche scelte possibili, bassissimi rischi e tante certezze. Questo nuovo prodotto, che arriverà nei prossimi mesi in tutta Europa, una volta che sarà terminato l’iter europeo per l’approvazione. Si tratta di una misura attraverso la quale la Commissione Ue vuole dare un nuovo impulso alle pensioni integrative. Questo perché da un recente sondaggio svolto dall’Ocse la situazione in Europa non è semplice. Attualmente, infatti, solamente il 27{f84bd58518a26f792c7504957eb179843eba739688bbf3b44237bba37e3d266d} degli europei di età compresa fra i 25 ed i 59 anni hanno sottoscritto un piano pensionistico complementare.

 

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